Piastrella cinese in alabastro dipinta a mano

L’alabastro, traslucido, lattescente, con la sua cerea e diafana opalescenza, ha da sempre ispirato la fantasia di artisti e poeti, da Occidente fino all’Estremo Oriente.
La nostra elegante piastrella, dipinta ad olio su entrambi i lati, molto probabilmente componeva assieme ad altre piccole placche il rivestimento decorativo di un ricco paravento.
Su di un lato è possibile ammirare personaggi in scene di corte, raffigurati con colori vivaci e brillanti, mentre sull’altro la porzione di un lussureggiante paesaggio montano.    

In particolare, una delle due figure maschili è raffigurata mentre suona il qǐn 琴 (anche conosciuto come gùqǐn 古琴), uno strumento musicale tradizionale cinese appartenente alla famiglia degli strumenti a corda detti cetre o salteri a tavola.
Il significato del termine gùqǐn è “antico strumento a corda” e l’origine dello strumento risale a più di duemila anni fa.
Il qǐn è disposto in posizione orizzontale, come la maggior parte delle cetre a tavola dell’Asia Orientale. Si pizzicano le sette corde con la mano destra, mentre la sinistra usa le tecniche del glissando e degli armonici. Il suono melodioso e caldo conferisce all’ascoltatore un senso di raccoglimento e meditazione.

Ciò che rende insolita la nostra piastrella è il materiale: questo tipo di manufatti veniva infatti creato solitamente in porcellana (è rinomata la qualità “famiglia rosa”, un tipo di porcellana cinese apparsa per la prima volta verso il 1730, conosciuta anche come 粉彩 fěncǎi, “colori tenui”, e successivamente 洋彩 yángcǎi “colori stranieri”).
La nostra piccola placca è invece in alabastro o, come viene comunemente chiamato in Cina, in “marmo bianco”, dal cinese
汉白玉石 hànbáiyùshi, dove  bái significa “bianco”,  玉石 yùshi indica “giada” o più in generale “pietra preziosa” a sottolineare la pregevolezza di questo tipo di marmo ed il prefisso  hàn designa il periodo storico in cui questa pietra divenne di uso comune nella realizzazione di svariati elementi architettonici e decorativi nei palazzi imperiali: la Dinastia Han.             

Tardo periodo Qing (fine XIX – inizi XX secolo)

Dimensioni: 
8,5 x 8,5 cm

Spessore: 0,5 cm

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